Le fasi lunari sono da secoli ricondotte all’agricoltura; ma quale connessione vi è realmente tra queste? Tutto quello che sappiamo ad oggi.
Che si tratti di cultura, tradizione o di una pratica ancora non del tutto compresa, le fasi lunari rimangono ad oggi il punto di riferimento per moltissimi agricoltori. Si tratta forse di magia? Di una credenza incerta? Questo non è del tutto chiaro, ma quello che è certo è che questo metodo ha portato frutti sin da quando gli strumenti agricoli parevano limitati.
Le tradizioni più antiche, infatti, vedono il calendario lunare come un valido sostituto del ricorso di fertilizzanti e sostanze chimiche per avere raccolti più generosi. Oltre a questo, ci sono anche legami con il corpo umano, con una certa attenzione su un avvenimento importante come il parto, il ciclo femminile e la crescita di unghie e capelli.
Focalizzandosi sulle nascite, l’esperienza pratica delle ostetriche registra sempre un incremento di rottura delle acque in fase di luna calante o di luna nuova, e un incremento di induzioni con dilatazione lenta, in fase di luna crescente o luna piena. L’idea alla base di questa credenza è che le fasi lunari influenzano i liquidi corporei, compreso il liquido amniotico.
Fasi lunari e agricoltura: mito o realtà? Le prove di questa connessione
Gli studi in merito sono ancora incerti, ma vi è un semplice aspetto su cui la scienza sembra essere d’accordo: la luce lunare penetra molto più profondamente nel terreno di quanto sia in grado di fare la luce solare, influendo positivamente sul processo germinativo dei semi. Che sia approvato o meno, sono tantissimi i contadini di oggi che associano la circolazione delle linfe nelle piante e al concetto di fotoperiodismo.
Secondo questa prospettiva, si ritiene che la luna crescente favorisca lo sviluppo vegetale, con le linfe che tendono a risalire verso la superficie, promuovendo il raccolto e la crescita. Al contrario, con la luna calante, si suppone che i succhi si ritirino verso le radici, creando un periodo fertile per la semina e lo sviluppo delle radici.
Le fasi lunari sono divise in quattro principali periodi: luna nuova, luna crescente, luna piena e luna calante. Ogni fase è associata a diverse attività agricole. Ad esempio, la luna crescente è favorevole per trapiantare lattuga, cipolle e patate, mentre la luna calante è adatta per seminare piselli e prezzemolo. Questo si basa su concetti abbastanza semplici. Per esempio, quando la Luna è nuova, la Terra si frappone tra Sole e Luna, e la sua ombra oscura buona parte della superficie lunare. In questi casi, vista la bassa luminosità, sarebbe ideale seminare la cicoria e innestare a spacco pruni e ciliegi.
Sebbene la veridicità di questo sia ancora oggetto di dibattito, la pratica di seguire il calendario lunare sembra persistere tra gli agricoltori ancora oggi che i mezzi sono indubbiamente maggiori di allora per la coltivazione.