Molti non sanno che è possibile ricevere un assegno dall’INPS per assistenza personale e continuativa. È il momento di fare chiarezza.
La disciplina italiana predispone una serie di misure economiche e agevolazioni nei confronti delle persone che hanno bisogno di essere assistite in maniera continuativa, a causa di una disabilità permanente totale.
Si tratta a tutti gli effetti di un beneficio finanziario che l’istituto previdenziale rivolge a coloro si trovano in determinate condizioni di disabilità, che impongono l’assistenza costante. Per accedere all’assegno per l’assistenza personale e continuativa è necessario che il soggetto sia disabile al 100% e che percepisca già una pensione.
Si tratta dunque di un’erogazione aggiuntiva alla pensione di base, che viene riconosciuta mensilmente. Scopriamo quali sono le condizioni per ottenere l’assegno, per assistenza personale e continuativa.
L’assegno per assistenza personale e continuativa è un contributo economico riconosciuto mensilmente alla persona affetta da inabilità, che versa in una condizione di salute tale da non poter camminare senza essere assistito costantemente da qualcun altro.
Più in generale, l’assegno è riconosciuto a tutti coloro che sono incapaci di svolgere in maniera autonoma le attività di vita quotidiana, e hanno bisogno di essere assistiti in maniera permanente. La domanda può essere presentata anche se il beneficiario ha raggiunto l’età per la pensione di vecchiaia, ovvero 67 anni. La richiesta deve essere presentata all’ufficio competente INAIL della zona di residenza, recandosi personalmente allo sportello oppure inviando la domanda per posta o per PEC.
Per inviare l’istanza è possibile chiedere assistenza ad un patronato. L’assegno è riconosciuto e accreditato direttamente sul conto corrente bancario o postale indicato al momento della domanda. L’importo riconosciuto al soggetto affetto da disabilità non può essere assoggettato alla tassazione IRPEF e non può essere accumulato con altri tipi di assegni di accompagnamento erogati dallo Stato. Se il disabile dovesse essere ricoverato in ospedale o in una struttura sanitaria pubblica, è prevista l’interruzione temporanea al pagamento dell’integrazione.
L’importo riconosciuto al disabile varia ogni anno per effetto del meccanismo della rivalutazione: per l’anno 2023, l’importo erogato ai soggetti aventi diritto è pari a 632,94 euro. L’assegno in questione costituisce un’integrazione della rendita e viene corrisposto mensilmente. La prestazione è erogata affinché permangono le condizioni di necessità di assistenza personale e continuativa. Per sapere con esattezza chi ha diritto all’assegno bisogna consultare la tabella presente nell’allegato numero 3, del Testo unico (DPR 1124 1965).
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