Per effetto del Pacchetto lavoro introdotto dalla Manovra 2024 ogni mese i lavoratori potranno assistere ad un nuovo importo dello stipendio.
Le novità introdotte dal Governo sono state raccolte nel Pacchetto lavoro. Diverse misure permetteranno ai dipendenti e alle imprese un risparmio importante nel corso del 2024.
La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto novità dedicate ai lavoratori e alle imprese. All’interno di un pacchetto di misure troviamo, ad esempio, la decontribuzione al 100% per le mamme lavoratrici. Due sgravi dedicati alle mamme con due figli fino ai dieci anni del più piccolo e alle mamme con tre o più figli fino ai diciotto anni del più piccolo. I periodi di validità del Bonus sono rispettivamente fino al 31 dicembre 2024 e fino al 31 dicembre 2026.
Tra le altre misure ricordiamo la soglia dei Fringe benefit alzata a mille euro per tutti i dipendente e a 2 mila euro per i lavoratori con i figli, l’imposta del 5% invece del 10% sui premi di risultato, il trattamento integrativo speciale del 15%, il congedo parentale al 60%. Abbiamo lasciato per ultima una misura prorogata nel 2024, il taglio del cuneo fiscale per effetto del quale gli stipendi cambieranno di mese in mese.
Come cambia lo stipendio nel 2024 per il taglio del cuneo fiscale
La Manovra 2024 ha confermato il taglio del cuneo fiscale per l’anno in corso con una percentuale del 7% per i redditi fino a 25 mila euro (1.923 euro lordi mensili) e del 6% per i redditi entro i 35 mila euro euro (2.692 euro lordi mensili). Per effetto di questo taglio, gli importi degli stipendi saranno variabili di mese in mese.
L’INPS, nello specifico, ha chiarito che a cambiare saranno le retribuzioni tra gli 800 e i 2.700 euro circa. Il taglio del cuneo fiscale si calcola, infatti, sulla base mensile al netto dell’importo spettante per la tredicesima. Considerando che sulla mensilità aggiuntiva non si calcola il taglio del cuneo fiscale si assisterà a cambiamenti mensili legati anche al fatto che di mese in mese lo stipendio varia per una serie di altre variabili.
Per maggiore chiarezza l’INPS ha portato degli esempio. Un’ipotesi parla di uno stipendio imponibile al netto della tredicesima sotto i 1.923 euro al mese. Il taglio spettante è del 7% mentre per una retribuzione sopra i 1.923 euro ma entro i 2.692 euro il taglio sarà del 6% con aumenti minori. Se il mese successivo la soglia dovesse essere superata, il lavoratore non avrà alcun incremento di stipendio legato al taglio del cuneo fiscale superando i 2.692 euro oppure un aumento inferiore oltrepassando i 1.923 euro.