Per combattere il carovita, è stato ideato anche il reddito alimentare. In cosa consiste? Scopriamolo insieme.
A partire dal 5 febbraio del 2024 in diverse città metropolitane si dà il via al progetto reddito alimentare, ossia il sostegno per eliminare lo spreco di cibo dedicato a coloro che vivono in una situazione di povertà assoluta.
Si fa riferimento ad una misura che consiste nell’erogazione di pacchi alimentari creati con prodotti invenduti all’interno di negozi della distribuzione alimentare, dei prodotti che in caso contrario sarebbero stati buttati. Ma vediamo insieme di scoprire ogni altra informazione su questo argomento.
Quando si parla di reddito alimentare si fa riferimento alla distribuzione gratuita di pacchi alimentari creati con prodotti invenduti all’interno della distribuzione alimentare. Ognuno di questi alimenti viene donato da parte degli esercizi commerciali che decidono di aderire alla sperimentazione per favorire coloro che vivono in condizioni di assoluta povertà.
Quando si parla di alimenti invenduti si fa riferimento a quei cibi che le catene alimentari buttano tutti i giorni poiché non idonei alle vendite a causa di confezioni rovinate o perché con scadenza prossima. In questo modo si contrasta anche lo spreco del cibo.
Una misura che ha due obiettivi, ossia contribuire alla lotta della derivazione materiale e contrastare lo spreco alimentare. Ogni pacco può essere prenotato attraverso un’applicazione smartphone e ritirato in uno dei centri di distribuzione che si trovano nei comuni. I pensionati, in onda autosufficienti e i soggetti fragili potranno riceverlo direttamente a casa propria. Un progetto che ha inizio il 5 febbraio nelle città di Genova, Firenze, Napoli e Palermo
Ogni proposta deve essere progettata entro le 13 del 31 marzo 2024. Per avere diritto al pacco del reddito alimentare bisogna rispettare alcuni requisiti. In poche parole spetta a coloro che si trovano negli elenchi detenuti dalle organizzazioni partner territoriali e ad altri soggetti segnalati dei servizi sociali competenti.
All’interno di una nota stampa del ministero del lavoro e delle politiche sociali è stato divulgato il regolamento del reddito alimentare. In base a ciò che leggiamo, sappiamo che saranno i comuni a presentare i progetti di reddito alimentare, dei progetti individuati dopo un avviso apposito. Questi progetti devono essere realizzati attraverso un coinvolgimento di coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore.
Al termine di questi passaggi, si applica un procedimento che può essere riepilogato come segue:
La domanda può essere fatta proprio attraverso la prenotazione a questa applicazione oppure chiedendo informazioni ai comuni delle città metropolitane coinvolte. Un aiuto che è entrato in vigore nel 2024 e la domanda potrà essere presentata dal 5 febbraio fino al 31 marzo dello stesso anno.
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