La legge per l’assistenza dei genitori anziani parla chiaro. Ecco come si suddividono gli obblighi tra i fratelli e come fare per tutelarsi.
In età più avanzata, per i genitori anziani un ruolo fondamentale iniziano a giocarlo i figli. Che hanno l’obbligo – e il piacere – di fornire assistenza continua a quelle figure che li hanno messi al mondo e che li hanno accuditi fino all’età adulta. Anche dal punto di vista legislativo, c’è una norma che regola questo processo e tutela ogni singolo membro familiare.
Ci sono clausole che entrano in gioco quando ci sono più fratelli e sorelle, un fattore che dovrebbe rendere l’organizzazione più semplice. Ma in molti casi non è così, soprattutto quando c’è una o più persone che decide di non adempiere ai propri doveri morali e di disinteressarsi completamente alla causa. Ecco in questi casi quali sono gli obblighi e in che modo ci si può tutelare.
Per ogni singolo figlio, ricade l’obbligo di fornire assistenza completa ai genitori anziani e non autosufficienti. Con un’importanza che può e deve essere commisurata alle capacità e possibilità di ognuno. Sia in modo diretto che esclusivamente finanziario. C’è infatti il cosiddetto obbligo di assistenza, che ricade su tutti i figli.
Ma dal punto di vista legislativo, è soltanto il giudice che può prendere una decisione sulla questione. E l’azione legale può essere sollecitata esclusivamente dai beneficiari, ossia i genitori. Se c’è un dovere condiviso, infatti, non vige alcun rapporto giuridico tra fratelli e sorelle. Ognuno dei membri del nucleo familiare ha lo stesso obbligo nei confronti dei suoi genitori, in maniera indipendente. Con la suddivisione che ha come unico obiettivo quello di fornire la assistenza e il massimo del benessere al padre e alla madre.
Se i fratelli non collaborano, l’unica via percorribile è cercare di parlare con i genitori e convincerli a discutere direttamente con i figli che peccano del loro obbligo. Spiegando tutte le difficoltà di coprire l’assistenza se non si ha la collaborazione di tutti diretta ed economica. Se invece i genitori non sono capaci di intendere e di volere, ci si può rivolgere ad un tribunale per la nomina di un tutore o amministratore di sostegno. Non sono infine previsti rimborsi o possibili cause civili per i figli che si occupano dell’assistenza ai genitori anziani.
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