Il pellet è tra i materiali principali che vengono utilizzati come combustibili per i riscaldamenti, ma è emersa un’inquietante verità.
Quando si parla di riscaldamenti domestici si pensa subito ai termosifoni, al camino o alle stufe: soprattutto per quest’ultimo sistema di riscaldamento possono esistere varie tipologie a seconda del combustibile che li alimenta, come ad esempio le più classiche stufe a gas, oppure le meno diffuse stufe a legna e carbone, o ancora le sempre più utilizzate stufe a pellet sulle quali però negli ultimi giorni è emersa un’inquietante verità.
Il pellet, come materiale combustibile per il riscaldamento domestico, non era così tanto utilizzato in passato, ma negli ultimi anni il suo utilizzo è diventato molto conveniente per via dei costi ridotti rispetto alle spese dovute a termosifoni e impianti a gas; ultimamente, con l’aumento dei costi generali, anche il pellet è diventato abbastanza costoso, ma nonostante questo è ancora utilizzato da tantissime famiglie per la sua comodità d’utilizzo e perché si è sempre stati convinti del suo scarso impatto sull’ambiente.
Pellet, uno studio rivela un’inquietante verità
Il pellet, soprattutto in paesi molto più grandi come gli Stati Uniti, è sempre stato ritenuto un combustibile molto importante per via delle sue caratteristiche “green”, considerato sempre un punto di partenza fondamentale per il completo passaggio alle fonti di energia rinnovabile, ma a quanto pare non è così e a svelarlo è stato uno studio recente effettuato dall’Università del Nord Carolina che avrebbe ritrattato quella che da tanto tempo era considerata verità, ovvero che gli impianti a biomassa legnosa avevano un impatto minimo sull’ambiente rispetto ad altri tipi di combustibili.
Lo studio dell’Università del Nord Carolina, in ogni caso, non si riferisce soltanto al pellet, ma a tutte le biomasse legnose che vengono utilizzate per produrre combustibili come ad esempio anche rami secchi e tutto ciò che può essere ricavato dalla legna: a quanto pare, secondo quanto riportato nello studio, le biomasse legnose non solo non sarebbero così green come si pensava, ma addirittura sarebbero molto più inquinanti di altre forme come i combustibili fossili.
All’interno dello studio, infatti, viene riportato che la combustione di biomasse legnose libererebbe nell’aria tantissimi inquinanti atmosferici tra cui particolato e diossine che sarebbero pericolosi non solo per l’ambiente, ma anche per le vie respiratorie dell’uomo: si parla di 55 inquinanti differenti solo negli Stati Uniti che sarebbero ben oltre il limite consentito andando anche a inquinare le comunità di persone che abitano nei pressi degli impianti di produzione di pellet.