Se in un condominio l’amministratore non svolge bene il suo lavoro ai condomini spetta un importante risarcimento dei danni.
Le questioni condominiali sono sempre molto delicate e bisogna saperle gestire nel migliore dei modi, per questo motivo ci si affida ad un amministratore. Per poter esercitare questo ruolo è necessario essere in possesso di un diploma di scuola media superiore e aver frequentato un corso di formazione iniziale, finalizzato allo svolgimento dell’attività.
A questo corso, poi, bisogna affiancare una formazione periodica da non sottovalutare, visto che la materia trattata è in continuo mutamento. Dunque per poter essere amministratore di condominio, secondo l’articolo 71 bis disp. att. c.c., è necessario che il soggetto sia in possesso di requisiti ben precisi, oltre alle qualità morali e civili necessarie.
Ma cosa succede se l’amministratore non svolge correttamente il suo lavoro? Secondo quanto stabilito dalla legge ci sono casi ben precisi in cui addirittura i condomini possono chiedere il risarcimento dei danni.
In base a quanto stabilito dal Tribunale di Nola, con una sentenza del 22 settembre 2023, gli amministratori di condominio che agiscono in modo contrario agli interessi dei condomini sono tenuti a risarcire i danni.
Dopotutto lo scopo dell’amministratore è proprio quello di agire con la diligenza del buon padre di famiglia. Per questo motivo se il suo comportamento arreca danni ad uno o più condomini, a causa della sua cattiva gestione, l’amministratore ne risulta direttamente responsabile. Il caso specifico che ha portato alla sentenza del tribunale di Nola partiva proprio da un condominio che aveva citato in giudizio il precedente amministratore, per una serie di comportamenti negligenti.
In pratica, l’amministratore di condominio era risultato inadempiente ad alcuni obblighi e per questo motivo l’assemblea condominiale ne aveva revocato il mandato. Dopo questa decisione assembleare, l’amministratore ha omesso di consegnare, al successivo amministratore, tutta la documentazione relativa alla situazione patrimoniale del condominio. Inoltre, all’ex amministratore è stato anche contestato di tenere la contabilità senza rispettare le norme vigenti. Alla luce di questa situazione, il giudice ha stabilito che l’ex amministratore di condominio sarà tenuto a risarcire il condominio per i danni arrecati, a causa del suo comportamento.
Dopotutto, la legge ha fissato i doveri che ricadono su questa figura professionale. Tra questi c’è la gestione delle assemblee e la manutenzione ordinaria e anche quella straordinaria. L’amministratore inoltre è obbligato a convocare l’assemblea annuale, a redigere il rendiconto condominiale, ad aprire un conto corrente intestato al condominio, a curare gli adempimenti fiscali, a gestire e archiviare tutta la documentazione del condominio e a far rispettare il regolamento.
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