Nuovi aggiornamenti sull’invalidità civile. Quando arrivano gli arretrati e chi ne ha diritto. Vi daremo tutte le informazioni.
La società è formata da persone che godono di ottima salute, perfettamente abili e che possono svolgere qualsiasi mansione lavorativa. Per eseguire il proprio lavoro nel migliore dei modi è indispensabile poter contare su uno stato psico-fisico ottimale. Tuttavia nel corso della vita possono incorrere dei problemi che ledono la salute delle persone.
Malattie che colpiscono il fisico o la psiche umana o incidente peggiorano la qualità di vita degli individui. Alcuni incidenti o alcune patologie possono lasciare un segno indelebile, impedendo alla persona di svolgere anche mansioni elementari. In questi casi lo Stato deve intervenire a sostegno di coloro che risultano invalidi. Si parla di invalidità civile nel caso in cui un soggetto abbia difficoltà a svolgere determinate mansioni nella quotidianità. Il deficit o menomazione non deve essere riconducile a cause di lavoro o guerra, ma ascrivibile a motivazioni personali. Va detto che viene espressa in percentuali, in base alla gravità del richiedente.
Per richiedere l’invalidità civile occorre avvalersi di un certificato medico che attesti lo stato patologico ed inoltrarlo all’Inps o tramite patronato, o collegandosi direttamente sul sito www.inps.it. Dopo l’inoltro della domanda, l’invalidità sarà riconosciuta da una commissione medica, formata da un medico legale e due medici. I benefici economici derivanti in caso di riconoscimento sono: assegno mensile, indennità di accompagnamento e indennità di frequenza mensile.
Giunge un’importante notizia, riguardante l’assegno di invalidità. A quanto pare ad alcune persone potrebbero spettare degli arretrati.
Le persone, di cui è accertato lo stato di invalidità civile, hanno diritto in taluni casi ad un assegno mensile. Pertanto è importante parlare di invalidità civile retroattiva. Cosa si intende con questa affermazione? Dunque fino al 19 luglio 2020 la maggiorazione veniva concessa solo agli invalidi totali, come cieci o sordi assoluti. Tuttavia a partire da suddetta data è entrato in vigore l’articolo 15 del decreto legge 194 del 2020, il quale prevede requisiti diversi.
L’età anagrafica per avere diritto alla maggiorazione è passata da 60 anni a 18. Dunque coloro che presentano i requisiti richiesti possono fare domanda per la richiesta di rimborso degli arretrati a partire da luglio 2020. Per la domanda occorre presentare il certificato che attesta lo status patologico e la riconosciuta invalidità, una dichiarazione dei redditi aggiornata ed il documento di riconoscimento in corso di validità. Va, inoltre, compilato il modello AP70 sul sito dell’Inps.
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