Stabilità nel settore della ristorazione: contrariamente ad altri settori, ristoranti e bar mantengono i loro dipendenti
Mentre molte industrie combattono contro le sfide economiche causate dalla pandemia, il settore della ristorazione presenta un quadro sorprendentemente positivo. Contrariamente ad altri settori che hanno dovuto fare i conti con licenziamenti e riduzioni di personale, ristoranti e bar stanno mantenendo stabili le proprie forze lavoro. Questa resilienza del settore della ristorazione rappresenta una luce di speranza in un periodo di incertezza economica.
Nel seguente articolo, esploreremo più a fondo questa tendenza, analizzando le ragioni dietro la stabilità occupazionale nel settore della ristorazione, i fattori che contribuiscono a questo fenomeno e le implicazioni più ampie per l’economia e la società. Scopriremo anche come i ristoranti e i bar stiano adattando le proprie strategie per affrontare le sfide del momento e mantenere i propri dipendenti al sicuro e impiegati.
Resilienza nel settore della ristorazione: stabilità occupazionale in tempi incerti
Secondo i dati del Centro studi di Fipe-Confcommercio, le prospettive di assunzione nel settore della ristorazione stanno vivendo un notevole aumento tra febbraio e aprile di quest’anno. Con un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2023, si prevede che saranno circa 172.440 le nuove assunzioni nel settore, rappresentando il 70% delle assunzioni totali previste per l’intero settore turistico, che ammonta a 246.270 nuovi addetti.
Le aspettative positive sulle presenze turistiche nel mese di aprile sembrano confermare queste previsioni, con l’obiettivo di almeno eguagliare i numeri del 2023, quando le presenze turistiche hanno raggiunto i 28 milioni. Questi dati emergono dall’analisi condotta da Unioncamere-Excelsior. Le professioni legate alla ristorazione si rivelano essere le più ambite in questo scenario di crescita occupazionale. Nel mese di febbraio, si stima una richiesta di 40.390 nuovi addetti solo nel settore della ristorazione. Tra le figure professionali più richieste spiccano i camerieri, con oltre 65.000 profili previsti per essere assunti nel trimestre preso in considerazione.
Seguono i cuochi, con 41.720 assunzioni previste, e i baristi, con oltre 23.900 posti disponibili. È interessante notare che il 56,7% delle posizioni aperte richiede esperienza specifica nel settore, dimostrando una preferenza per la professionalità. Inoltre, si privilegia la fascia d’età compresa tra i 25 ei 44 anni. Nonostante il boom delle assunzioni, quasi la metà delle aziende del settore lamenta ancora difficoltà nel reperimento del personale, principalmente a causa del ridotto numero di candidati. Tuttavia, rispetto al 2023, si nota una lieve contrazione di questa dinamica, con una percentuale di aziende che segnala difficoltà di reperimento del personale pari al 49,2%, leggermente inferiore al 52% registrato l’anno precedente.