L’invalidità civile ha una scadenza? La domanda è lecita perché saltando un eventuale obbligo si potrebbe perdere la prestazione.
Il quesito a cui risponderemo è se c’è una scadenza da rispettare con riferimento all’invalidità civile e cosa bisognerebbe fare in tal caso per continuare a ricevere l’assegno mensile e benefici.
Per poter approfittare delle agevolazioni concesse per una disabilità occorre innanzitutto richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile, della cecità civile, della sordità e handicap. Tutto parte dalla richiesta di un certificato medico introduttivo al proprio medico curante. Poi ci sarà l’inoltro della domanda all’INPS e la visita medica con una Commissione incaricata. Al termine di questa visita con valutazione della documentazione attestante la patologia invalidante, la Commissione redigerà un verbale che riporterà il riconoscimento o meno dell’invalidità civile nonché il grado di disabilità riconosciuto.
Sul verbale, poi, si leggerà una possibile data di rivedibilità ossia una scadenza inserita dai medici per indicare il fatto che l’invalidità potrebbe cambiare nel tempo, peggiorando o migliorando. Il verbale conterrà la dicitura “Revisione no” qualora il certificato risultasse definitivo, senza necessità di essere rinnovato e dunque senza scadenza. Se, invece, si leggerà “Revisione sì: mese/anno” allora la scadenza c’è e va rispettata.
Verbale invalidità civile con scadenza, cosa sapere per non perdere la prestazione
In presenza di una data di rivedibilità il certificato e i diritti saranno validi esclusivamente entro l’ultimo giorno del mese indicato sul verbale. Per poter continuare a godere delle prestazioni sarà necessario richiedere un nuovo verbale entro quella data. L’interessato, dunque, dovrà sottoporsi ad un’ulteriore visita di accertamento fissata dall’INPS prima della scadenza.
Sarà l’ente a convocare l’invalido civile per la visita di revisione a tempo debito. La procedura è stata semplificata con l’invio telematico della documentazione sanitaria aggiornata alla sezione di medicina legale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Significa non ricevere una convocazione personale se i documenti inviati verranno considerati sufficienti per rinnovare o meno l’invalidità civile. Potrebbe accadere, però, che l’INPS non comunichi la visita di revisione perché in ritardo con le comunicazioni o perché la lettera non arrivi a destinazione in tempo.
Bisognerà prestare, dunque, molta attenzione alla scadenza ed evitare di superarla per disguidi. Mancare alla visita, infatti, comporta la sospensione cautelativa della prestazione economica e la necessità di giustificare l’assenza entro 90 giorni. Prima della data di rivedibilità segnata sul verbale, dunque, si dovrà chiamare in prima persona la medicina legale INPS per procedere con la richiesta di rinnovo.