La tua pensione è stata danneggiata ma la colpa potrebbe essere anche la tua. Qualcosa non è stato fatto nel modo giusto.
Si torna a parlare di pensione, un argomento che sta a cuore a moltissime persone e che ancora oggi torna al centro dell’attenzione per un particolare, di cui forse pochissime tengono conto o sanno per davvero. Alcuni contributi previdenziali non versati sono soggetti a prescrizione.
Ma questo che significa? Vale a dire che passato un certo periodo di tempo l’Inps non può richiedere i contributi non versati dal proprio datore di lavoro o dal lavoro autonomo. Quindi, conoscere bene i termini di prescrizione dei contributi è davvero importante per non rischiare di perdere il requisito minimo.
Potrebbe accadere che consultando l’estratto conto contributivo vi rendiate conto che ci sono dei periodi lavorati ma scoperti da contribuzione, chiedendovi dunque cosa fare per risolvere. Magari è un errore dell’Inps, oppure dal fatto che il datore di lavoro non ha adempiuto ai propri obblighi. Ma entriamo nel particolare.
Infine, per potere interrompere la prescrizione dei contributi previdenziali da lavoro dipendente, gli atti devono avere dei requisiti, ovvero:
- provenire esclusivamente dall’Inps, non avendo efficacia interruttiva gli atti provenienti dall’Ispettorato del lavoro, né le denunce del lavoratore;
- riportare i dati anagrafici del lavoratore che denuncia;
- riportare l’ammontare dei contributi non versati e il periodo al quale si riferisce il mancato versamento;
- riportare le sanzioni irrogabili per la violazione;
- riportare gli estremi della denuncia.