Il duo che ha riscosso successo anche alla ’74 esima edizione del Festival di Sanremo si sfoga sulla questione pensionistica
Il famoso gruppo italiano che ha fatto la storia della musica italiana è ora diventato un duo. Sono i Ricchi e Poveri, ora rimasti Angelo Sotgiu, il “bello”, 76 anni e Angela Brambati, la “brunetta”, 75 anni. Marina Occhiena “la Bionda” se ne andò nel 1981 ed è tornata solo per la reunion a Sanremo nel 2020. Per quanto riguarda invece Franco Gatti “il Baffo” è scomparso circa un anno e mezzo fa ma il gruppo lo ricorda sempre con grande affetto e stima.
Franco Califano al tempo rimase estasiato dal talento del gruppo, volle diventare loro produttore, gli diede una bella spinta nel mondo della musica. È stata proprio una sua frase a dare nome al gruppo. L’aneddoto è stato raccontato tante volte: Califano voleva sempre pagare la cena per tutti, così un giorno gli dissero che erano stati già invitati.
Non era vero, girarono l’angolo e tirarono fuori i panini, Califano li vide e disse sorridendo: “Siete ricchi di spirito e poveri di tasca. Da oggi vi chiamerete così, i Ricchi e Poveri”. Quest’anno i Ricchi e Poveri sono riusciti a farsi amare anche dai più giovani grazie alla partecipazione alla 74 esima edizione del Festival di Sanremo.
Il secondo successo dei Ricchi e Poveri e la rivelazione sulla loro pensione, un dato incredibile
Il brano portato ha dato nuova forza e luce a un gruppo passato ormai in sordina, e adesso Angelo e Angela si godono questa seconda ondata di successo. A dire il vero, meno male che c’è stata, perché a quanto hanno raccontato durante una delle ultime interviste, il duo prende una pensione che nessuno si sarebbe mai aspettato.
“Prendiamo una pensione da poco più di un migliaio di euro mensili” hanno spiegato entrambi, “veramente poco rispetto a tutto quello che abbiamo versato in tutta la nostra carriera”. Insomma, il problema pensionistico non riguarda solo i più poveri, ma anche quelli definiti per luogo comune più ricchi, proprio come gli artisti con una fama del livello dei Ricchi e Poveri.
Il duo è la dimostrazione che è proprio l’intero sistema pensionistico ad essere problematico e ingiusto, a prescindere da quanto si riesca a guadagnare nel corso della vita. La loro “Ma non tutta la vita” è comunque uno dei brani sanremesi più di tendenza sui social, e questo gli è bastato per cavalcare ancora un’altra grande ondata di successo: una vera ripartenza per lo storico gruppo.